ENDOMETRIOSI 
 
Che cosa è
 
L'endometriosi è una malattia in parte ancora misteriosa che colpisce le donne in età riproduttiva. 
Il nome deriva dalla parola “endometrio”, il tessuto che riveste la superficie interna dell’utero e che ogni mese cresce e si sfalda durante il ciclo mestruale.  
L'endometriosi è caratterizzata dall'espansione anomala di tessuto simile all'endometrio al di fuori dell'utero (ovaie, tube, peritoneo, vagina, intestino...), provocando la formazione di cisti e noduli, nonché frequenti “aderenze” tra un organo e l´altro. 
Come il rivestimento dell’utero, le lesioni endometriosiche sono di solito sensibili agli ormoni del ciclo ovarico: ogni mese crescono e si sfaldano causando molto dolore e infiammazione cronica, con danni tissutali e funzionali negli organi colpiti. 
La sintomatologia è varia e comprende dismenorrea severa, dispareunia profonda, dolori pelvici cronici, dolori periovulatori, dolori ciclici o perimestruali (associati o meno a sintomi intestinali o vescicali), stato di affaticamento cronico. L´Endometriosi è inoltre una tra le cause più frequenti di infertilità (Valerio M. Jasonni, 2010; Ragucci V. et al. 2010). 
 
L‘ASRM (American Society for Reproductive Medicine) ha sviluppato delle linee guida per la classificazione e la stadiazione dell‘endometriosi al fine di assistere la diagnosi, la prognosi, il trattamento e migliorare la comunicazione fra i medici specialisti. La stadiazione è basata sull‘estensione e la diffusione delle lesioni, la densità delle aderenze pelviche, il  coinvolgimento degli organi pelvici e il grado di occlusione delle tube di Falloppio. L'endometriosi è così classificata in 4 stadi: Stadio I (minima), Stadio II (lieve), Stadio III (moderata) e Stadio IV (severa) (ASRM, 2006). 
 
 
Epidemiologia 
 
Sebbene l'esatta prevalenza dell'endometriosi nella popolazione generale non sia conosciuta, essa rappresenta una patologia frequente tra le donne in età riproduttiva, venendo infatti riscontrata in una percentuale variabile dal 10 al 15% (Nothnick WB et al., 2003; Hemmings R. et al., 2004). 
Nelle donne con dolore, infertilità o entrambi, la frequenza dell'endometriosi è del 35-50% (Bulletti C. et al., 2013). 
 
 
Eziopatogenesi 
 
L'endometriosi rappresenta una delle patologie ginecologiche più controverse: nonostante il particolare interesse riservatole negli ultimi decenni dall'intera comunità scientifica internazionale e nonostante la notevole esperienza clinica accumulata in materia, resta, ad oggi, un enigma da risolvere nella quasi totalità delle sue implicazioni fisiopatologiche (Genovese F. et al. 2011). 
 
Numerose sono le teorie eziopatogenetiche che sono state espresse nel corso degli anni: 
 
Mestruazione retrograda: nel 1927 Sampson ipotizzò che la mestruazione retrograda potesse trasportare il tessuto endometriale attraverso le tube di Falloppio nella cavità peritoneale. Una volta trasportate, le cellule endometriali si impiantano sulla superficie della sierosa e restano attive (Sampson J.A., 1927). Tuttavia la mestruazione retrograda può essere osservata in circa il 90% delle donne, e ciò suggerisce l‘esistenza di ulteriori fattori per l‘impianto e la crescita delle lesioni endometriosiche in donne che sviluppano questa patologia (Gazvani et al., 2002). 
 
Metaplasia celomatica: nel 1919 Meyer ipotizzò che l'endometriosi si possa sviluppare dalla trasformazione metaplastica di cellule appartenenti al peritoneo pelvico, poichè sia le cellule endometriali che quelle peritoneali derivano dall‘epitelio della parete celomatica (Meyer, R, 1919). 
 
Basi genetiche: numerosi studi hanno dimostrato che discendenti di primo grado di donne affette da endometriosi hanno un’altissima probabilità di sviluppare tale malattia (Bulletti C. et al., 2013). 
 
Disseminazione linfatica o vascolare: le cellule endometriali potrebbero disseminare attraverso il sistema linfatico o quello vascolare. Questo potrebbe giustificare la disseminazione in sedi remote rispetto alla cavità pelvica, anche se tale ipotesi non è stata dimostrata (Bulletti C. et al., 2013). 
 
Alterazione del sistema immunocompetente: si ritiene che il sistema immunocompetente possa essere coinvolto nella patogenesi dell'endometriosi, sono infatti state trovate in donne affette da questa patologia alterazioni dell'immunità cellulo-mediata e dell'immunità umorale (Bulletti C. et al., 2013). 
 
Cause ambientali: alcuni studi hanno rivelato che alcuni fattori ambientali (tossine) possono influenzare la produzione di ormoni attivi sul tratto riproduttivo e sulla risposta del sistema immunocompetente, contribuendo alla genesi dell'endometriosi (Bulletti C. et al., 2013). 
 
Nessuna di queste teorie è in grado di spiegare pienamente i vari aspetti dell’endometriosi e le sue diverse manifestazioni, ma è possibile affermare che il rischio di insorgenza di endometriosi dipende da una complessa interazione tra fattori genetici, immunologici, ormonali e ambientali (Bellelis et al., 2011) 
 
 
Trattamento 
 
Il trattamento deve essere individualizzato sulla base dell'età della paziente, dei sintomi, del desiderio di una gravidanza e dell'estensione della patologia. 
La terapia medica prevede farmaci che sopprimono la funzione ovarica e la crescita del tessuto endometriale. Sono usati frequentamente contraccettivi orali, il progesterone, il danazolo oppure gli agonisti del GnRH (per indurre farmacologicamente la menopausa). La terapia farmacologia è puramente sintomatologica e la sospensione del trattamento medico comporta inevitabilmente il ritorno alle condizioni basali. 
Lo scopo della terapia chirurgica è quello di rimuovere tutti i focolai o noduli visibili e le aderenze. Le tecniche più utilizzate sono la laparoscopia e la laparotomia. (Valerio M. Jasonni, 2010) 
Solitamente, dopo il trattamento chirurgico si osservano una regressione della malattia e una sensibile attenuazione dei sintomi, anche se può essere consigliabile integrare un periodo di terapia di tipo farmacologico per prevenire le eventuali recidive (Milingos et al., 2003). 
 
 
 
BIBLIOGRAFIA 
American Society for Reproductive Medicine. Endometriosis and infertility. Fertility and Sterility. 2006; 86(4):156—160. 
Bellelis P, Podgaec S, Abrão MS. Environmental factors and endometriosis. Rev Assoc Med Bras 2011; 57(4):448-452. 
Bulletti C, Cerni A, Coccia ME. ENDOMETRIOSI. EDIZIONI MINERVA MEDICA 2013. 
Gazvani R, Templeton A. Peritoneal environment, cytokines and angiogenesis in the pathophysiology of endometriosis. Reproduction 2002; 123,217—226. 
Genovese F, Gulino FA, Teodoro MC, Giuffrida E, Stracquadanio MG, Pagano I, Vitale SG, Ciotta L, Palumbo MA. Procreazione medicalmente assistita nelle pazienti affette da endometriosi: la nostra esperienza. Giorn. It. Ost. Gin. Vol. XXXIII - n. 4; 2011. 
Hemmings R, Rivard M, Olive DL, Poliquin-Fleury J, Gagne D, Hugo P, Gosselin D. Evaluation of risk factors associated with endometriosis. Fertil Steril 2004; 81:1513-1521. 
Meyer, R. Uber den Staude der Frage der adenomyosites adenomyoma in Allgemeinen und adenomyonetitis sarcomatoza. zentralbl Gynakol 1919; 36: 745-59. 
Milingos S, Protopapas A, Drakakis P, Liapi A, Loutradis D, Kallipolitis G, Milingos D and Michalas S Laparoscopic management of patients with endometriosis and chronic pelvic pain. Ann N Y Acad Sci 2003;  997,269—273. 
Nothnick WB, D'Hooghe TM. Medical management of endometriosis: novel targets and approaches towards the development of future treatment regimes. Gynecol Obstet Invest 2003; 55:189-198. 
Ragucci V, Di Serio Marcello, Di Serio Maurizio, Falco M.L., Pareto A.E., Tolino A. Localizzazioni atipiche dell'endometriosi: nostra esperienza. Giorn. It. Ost. Gin. Vol. XXXII - n. 3 2010. 
Sampson, J.A.  Peritoneal endometriosis due to the menstrual dissemination of endometrial tissue into the peritoneal cavity. Am. J. Obstet. Gynaecol. 1927; 14, 422—429. 
Valerio M. Jasonni. Endometriosi: procedure e linee guida terapeutiche sequenziali e di necessità. Urologia (2010; 77 :S-17)S12-S15. 
 
 
 
 
Dott.ssa Viola Testi 
Fisioterapista 
 
 
 
 
             
 
 
 
 
LIBRI DI GIACOMO MARGIACCHI 
 
L'autore, esperto di posturologia nei suoi libri affronta temi innovativi nell'ambito della posturologia e della terapia manuale. La sua preparazione trasversale fornisce una visione veramente globale dell'essere umano. L'osteopatia, punto di partenza dell'autore, è solo la pedina di inizio per affrontare conoscenze del tutto rivoluzionarie.
     
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