Le tecniche di normalizzazione della fascia mirano al ripristino del fisiologico equilibrio tensionale, proprio del sistema fasciale. Le manovre, sviluppando calore e attrito, ripristinano il corretto e vicendevole scorrimento fra i diversi piani fasciali, normalizzando cosi` la funzione muscolare e articolare. Questi risultati consentono di interagire sempre con il sintomo doloroso e con l’assetto posturale, ottenendo un beneficio che si ripercuote su tutto l’organismo.
La tecnica e` composta di due fasi distinte: l’iper-termia della fascia; la normalizzazione della fascia. Nella prima fase, attraverso uno sfregamento superficiale in varie direzioni su tessuto normoteso, otteniamo un’iper-termia e conseguente iper-emia della fascia. Questa risposta migliora lo scorrimento dei piani fasciali, diminuendo l’impatto delle successive tecniche. Nella seconda fase, invece, attraverso una precisa manipolazione piu` profonda su tessuto in tensione, otteniamo il ripristino della fisiologica elasticita` delle strutture aponeurotiche.
Queste tecniche andranno applicate sulle regioni individuate attraverso il protocollo di valutazione (raccolta dati, osservazione statica, test attivi di mobilita` generale, test passivi di mobilita` segmentaria, integrazione neuro-fasciale, discriminazione palpatoria dei compensi), iniziando dalla regione fasciale che sta generando lo schema disfunzionale.
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