PREVENZIONE NELLA DANZA CLASSICA: Nuove frontiere di posturologia applicata sport specifica 
 
RAZIONALE 
 
Il ruolo della posturologia in ambito sportivo professionistico è ormai cruciale e consente di individuare realtà disfunzionali che fino a pochi anni fa non erano neppure ipotizzabili. La macchina umana è un meraviglioso progetto ingegneristico ma ahimè generatosi in contesti ambientali molto diversi da quelli presenti oggi.  
Nello specifico l’attività della danza classica richiede al nostro sistema muscolo-scheletrico mobilità estreme e spesso fuori dal range di possibilità anatomica. Potrebbe sembrare questo il focus di svariate affezione sport specifiche come le coxalgie e le rachialgie da iper-mobilità forzata. In realtà non è solo questo lo stimolo aberrante bensì la posizione di base su cui il nostro corpo esegue i gesti tecnici.  
Un dato interessante e controverso è che la regione anatomica che nella danza classica viene maggiormente reclutata e alla quale viene richiesta una mobilità estrema, è la stessa regione ove la postura di base del ballerino genera, come effetto collaterale, il blocco maggiore. Stiamo parlando della regione dorso-lombare che estendendosi oltre misura consente un perfetto cambré.  
 
 
 
Questa regione è anche il punto di inserzione rachideo del diaframma e sulla quale esso ha notevoli influenze.  
 
 
 
Sappiamo che la postura di base del ballerino altera completamente la fisiologia respiratoria, inibendo l’attività diaframmatica che permane in una sorta di isometria a favore di un sovra utilizzo della muscolatura inspiratoria accessoria. 
Ne consegue che la postura di base del ballerino inibisce la mobilità della regione dorso-lombare per restrizione tissutale del muscolo diaframma obbligando un carico esasperato nella regione lombo-sacrale (regione sintomatologica) con ripercussione a distanza su tutte le strutture innervate da essa comprese anche, ginocchia e caviglie. 
 
 
 
Altro contesto disfunzionale e fonte di alterazioni posturali prepotenti è il tubo digerente. L’intestino tenue ed il colon se in stato di iper-tono,ad esempio per fattori alimentari, determinano deviazioni posizionali del rachide lombare e del bacino. 
 
 
 
Tali deviazioni possono essere comprese e ripristinate attraverso variazioni alimentari specifiche al fine di minimizzare le tensioni intestinali e massimizzare la mobilità tissutale del tronco. 
 
Alla luce di questa razionale visione del sistema posturale è possibile introdurre su ogni attività professionistica un piano di prevenzione che valuta l’organismo nel suo insieme e consente una massima funzionalità ed ergonomia in condizioni di sovra utilizzo distrettuale.  
 
 
 
 
 
             
 
 
 
 
LIBRI DI GIACOMO MARGIACCHI 
 
L'autore, esperto di posturologia nei suoi libri affronta temi innovativi nell'ambito della posturologia e della terapia manuale. La sua preparazione trasversale fornisce una visione veramente globale dell'essere umano. L'osteopatia, punto di partenza dell'autore, è solo la pedina di inizio per affrontare conoscenze del tutto rivoluzionarie.
     
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